ha riferito reformatus.hu . Tuttavia, ritiene che le sue dimissioni non risolveranno la situazione.

Si aggiunge che secondo le leggi della Chiesa riformata ungherese, le dimissioni diventano effettive con la decisione del prossimo Sinodo. Non c'è stato alcun voto sul destino di Balog durante la riunione di venerdì. Anche questo mi hanno informato

Fino al prossimo incontro sinodale, Dániel Pásztor, vescovo del distretto della Chiesa riformata di Tiszáninnen, vicepresidente pastorale del Sinodo, svolgerà le funzioni di presidente come esecutivo. 

Zoltán Balog continuerà ad essere vescovo della chiesa. Nel video pubblicato sul portale, il vescovo riformato ha pregato per avere la forza di dimettersi dal suo incarico. Lo ha detto così:

"Chiedo la forza di poter rinunciare al mandato che la vostra Chiesa, il popolo della Chiesa riformata ungherese, mi ha affidato dai nostri eletti. Chiedo forza e saggezza affinché ciò non avvenga per fuga. Chiedo forza e saggezza affinché ciò non avvenga su ordini politici o su ipocrite pressioni esterne. Chiedo forza e saggezza affinché ciò non avvenga attraverso la coercizione di persone che vogliono il potere nella nostra chiesa. Chiedo forza e saggezza affinché ciò non avvenga per calcolo", ha affermato Zoltán Balog.

Nel resto della preghiera si scusa per parecchie cose, ma dice che non si sta scusando per aver chiesto pietà per una persona che credeva innocente. Ha continuato dicendo:

"Perdonatemi se non sono stato abbastanza vigile e attento e non ho visto i pericoli in agguato in questa causa di clemenza per il nostro paese, la nostra nazione, la nostra chiesa e il nostro presidente della repubblica. Perdonami se le vittime di abusi sui minori si sono sentite lasciate sole, non solo adesso, ma tante volte nella loro vita. Proteggili anche quando non riusciamo a farlo!” chiese il vescovo.

Tuttavia, ritiene che le sue dimissioni non risolveranno la situazione. 

"Ho commesso un grave errore politico, ma in una causa di grazia. Ho chiesto pietà. Volevo la misericordia di qualcuno. E se è per questo che devo partire adesso, non credere che quella sia la soluzione. Non c'è modo. Ci sarà una lotta. Dopo ci sarà uno scontro. Perché è sempre stata una lotta", ha aggiunto e lo ha anche affermato

 l’unità della Chiesa è più importante che permettere che venga dilaniata.

"Ma non abbiate paura! Non farti illusioni! Continuerò a combattere. Questo è il mio lavoro. E' quello che ho giurato. Lotterò", ha affermato, chiedendo ai presenti di combattere con le armi dello Spirito per poter resistere a questa prova.

Fonte: Nazione ungherese

Foto: reformatus.hu