Lunedì molti cittadini della Transcarpazia hanno ricevuto messaggi minacciosi e anti-ungheresi tramite SMS e il canale di messaggistica Internet Telegram. Secondo gli ucraini si tratta ovviamente di una provocazione russa.  

"Ungheresi sotto la minaccia di un coltello!", "Fate presto, traditori!", "Gli ungheresi sono parassiti!", "Fuori dall'Ucraina!", "Chi non scappa, sarà il primo!".

Lunedì molte persone in Transcarpazia hanno ricevuto messaggi simili in ucraino e ungherese, quest'ultimo espresso in una lingua non ungherese, ha scritto Magyar Nemzet . Anche il momento è interessante, poiché è noto che la più grande organizzazione ungherese per la tutela degli interessi in Ucraina, l'Associazione culturale ungherese della Transcarpazia, ha celebrato in quel periodo il suo trentacinquesimo anniversario.

I messaggi, che includevano minacce oscene e sospette, venivano inviati da numeri bosniaci, kazaki e kirghisi.

I messaggi mostrano ovunque la stessa immagine: un uomo mascherato e incappucciato in piedi su una mappa della Transcarpazia, con lo stemma ucraino sul petto e un grosso coltello nella mano sinistra, mentre indica l’Ungheria, dove le masse stanno fuggendo. Le iscrizioni sottostanti sono già scritte in ungherese e ucraino, miste. Il coltello è un'emoji ricorrente, così come l'espressione "copriti".

Il messaggio, presumibilmente realizzato con un programma di traduzione internet, è spesso errato: "Ungheresi, fareste meglio a fuggire dall'Ucraina il prima possibile. Magyars késre!", e talvolta è seguito da un'ascia o dallo slogan "Gloria all'Ucraina".

Secondo giornalisti vicini al governo ucraino si tratta di una provocazione russa. Secondo l'amministrazione militare della Precarpazia, questa è tutta un'operazione di informazione russa, perché, come dicono, il nemico sta cercando di mettere le nazionalità locali le une contro le altre. Si consiglia a chiunque riceva un SMS di questo tipo di bloccare il mittente del messaggio. Nel loro breve briefing non c’era spazio per il distanziamento e la promessa di catturare i colpevoli.

Foto: tn.fishki.net