Marosvásárhely, morto all'età di centodue anni, fu l'unico sopravvissuto del campo di Auschwitz-Birkenau.
Speranza, coraggio, amore sereno e infinito, questo è quello che ho sempre provato in compagnia di Zsuzsa Diamantstein ogni volta che l'ho incontrata, scrive Zoltán Soós, sindaco di Marosvásárhely, nel suo post su Facebook.
Zsuzsa Diamantstein nacque il 17 giugno 1922 e fu una delle 3.149 persone deportate dal vecchio ghetto il 4 giugno 1944.
Ricordò che quando arrivarono ad Auschwitz furono tutti spogliati e gli furono portate via le scarpe. Trascorse tre notti ad Auschwitz e poi, insieme a sua madre e una zia di nome Ágnes, furono portati a Cracovia-Plaszow. Sua madre fu poi portata a lavorare nel settore edile, e lui lavorò in un magazzino e poi in una sartoria. Presto, nell'agosto del 1944, fu nuovamente portato ad Auschwitz, poi sua madre era già nella camera a gas.
Dopo aver trascorso un mese ad Auschwitz, Zsuzsát Diamantstein fu inviato al campo di lavoro, dal quale fu rilasciato il 9 maggio 1945, insieme ad altri 10 ebrei di Erge, per poi tornare a Marosvásárhely.
Otto anni fa il presidente Klaus Iohannis ha conferito a Zsuzsa Diamantstein la croce di cavaliere dell'Ordine nazionale al merito.
Immagine in primo piano: Zsuzsa Diamantstein | Fonte foto: pagina Facebook di Zoltán Soós