La nuova legislazione mira a identificare coloro che sfuggono alla mobilitazione.

Il quotidiano Kárpáti Igaz Szó ha pubblicato una raccolta più ampia su come la vita degli abitanti della Precarpazia viene resa più difficile a causa dell'entrata in vigore della nuova legge sulla mobilitazione il 18 maggio. La legislazione adottata dal parlamento ucraino l'11 aprile - e poi firmata dal presidente della Camera e presidente Volodymyr Zelenskyi - ha suscitato una grande risposta tra i cittadini e anche a livello politico.

La legislazione mira principalmente ad aggiornare i registri militari e identificare coloro che sfuggono alla mobilitazione.

La scorsa settimana ha sollevato molta polvere il fatto che il Ministero degli Affari Esteri ucraino abbia emanato un decreto che vieta agli uomini di età compresa tra i 18 ei 60 anni di rinnovare i loro documenti ufficiali presso le ambasciate estere dell'Ucraina.

La sospensione dei servizi consolari per i cittadini ucraini all'estero è entrata in vigore il 23 aprile e continuerà fino all'entrata in vigore della legge sulla mobilitazione. Le sedi estere non accettano richieste di soggetti in età militare, né rilasciano documenti preventivamente richiesti. Il Consolato dell'Ucraina in Polonia non presta servizio agli uomini in età militare finché non riceve istruzioni dal Ministero degli Affari Esteri.

Secondo la motivazione del Ministero degli Affari Esteri, il motivo della mossa è che i cittadini ucraini non possono sottrarsi all'obbligo di organizzare la registrazione militare presso i centri di reclutamento regionali e di presentare i documenti di registrazione militare disponibili. Tuttavia, non tutti i servizi consolari saranno limitati. Agli uomini può ancora essere rilasciata la carta d'identità per tornare in Ucraina.

Risarcire le perdite subite al fronte sta diventando sempre più difficile, il reclutamento di nuove reclute incontra sempre più ostacoli, scrive KISz. Il motivo è che i volontari finirono (all’inizio della guerra ce n’erano così tanti che molti dovettero essere respinti).

chi può scappa, chi non può si nasconde.

Dall'inizio della guerra, più di due anni fa, sono stati avviati 10.700 procedimenti penali per aver evitato la coscrizione.

Sebbene la normativa non sia ancora diventata legge, alcune sue parti hanno già iniziato ad essere applicate sulla base di decreti governativi e ministeriali.

Immagine di presentazione: MTI/EPA/Yuri Kochetkov