Il capo della Chiesa cattolica ha tenuto un discorso inquietante al vertice del G7.
Papa Francesco ha definito l’intelligenza artificiale uno strumento affascinante ma terrificante che, a suo dire, richiede “algoritmi etici”. Il capo della Chiesa cattolica è intervenuto venerdì al vertice dei capi di Stato e di governo dei sette paesi industrializzati più sviluppati (G7) a Borgo Egnazia, nel sud Italia. Per la prima volta il capo della Chiesa cattolica ha partecipato al vertice del gruppo dei Paesi. Il Papa è intervenuto in un dibattito sull’intelligenza artificiale e ha tenuto diversi incontri bilaterali.
Ha incontrato Joe Biden dell'America, Volodymyr Zelensky dell'Ucraina, Emmanuel Macron della Francia, Narendra Modi dell'India, Luiz Inácio Lula da Silva del Brasile, Recep Tayyip Erdogan della Turchia, Abdel-Majjid Tebbun dell'Algeria e William Samoei Ruto del Kenya, così come il primo ministro canadese Justin Trudeau e Kristalina Georgieva, con il direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI).
Ha pronunciato il suo discorso alla presenza dei rappresentanti dei paesi industriali più sviluppati
Papa Francesco ha definito l’intelligenza artificiale uno strumento affascinante ma terrificante e ha parlato del suo impatto sul futuro dell’umanità.
Credeva che fosse indiscutibile che l’intelligenza artificiale avrebbe portato a una rivoluzione nella conoscenza umana e nell’industria. Tra i vantaggi ha citato la democratizzazione dell’accesso alla conoscenza, l’enorme passo avanti nella ricerca scientifica o il trasferimento di compiti gravosi per l’uomo alle macchine.
Allo stesso tempo, secondo Papa Francesco, l’intelligenza artificiale può creare un divario profondo tra le nazioni sviluppate e quelle svantaggiate, tra le classi sociali dominanti e quelle oppresse, sostituendo la cultura dell’“incontro tra le persone” con la “cultura dello smaltimento”.
Il capo della Chiesa ha osservato che fin dall'inizio l'uomo ha aiutato la sua vita con strumenti più semplici e poi sempre più avanzati, ma l'intelligenza artificiale, ha aggiunto, è uno strumento speciale che affida la possibilità di decisioni alle macchine.
"Condanniamo l'umanità a un futuro senza speranza se togliamo alle persone la capacità di prendere decisioni su se stesse e sulla propria vita e le rendiamo dipendenti dalle decisioni delle macchine"
– ha detto Papa Francesco.
Pertanto, ha chiesto il divieto dello sviluppo e dell'uso di armi da guerra senza il diretto controllo umano: "nessuna macchina dovrebbe decidere se togliere la vita a una persona o meno".
Il capo della Chiesa ha avvertito che gli esseri umani sono considerati capaci di sviluppo, sono capaci di "sorprendere il mondo con le loro azioni" e l'intelligenza artificiale non è un'altra persona con cui dobbiamo stabilire una relazione emotiva o di dipendenza. Il Papa ha spiegato che il mondo occidentale comincia a perdere il sistema di valori rappresentato dall'uomo. L’intelligenza artificiale deve “costruire un futuro migliore subordinato al benessere di tutte le persone”, ha affermato.
Questo è il motivo per cui ha chiesto algoritmi etici, o linee guida “algoritmiche”, come ha usato la definizione, così come un “sano controllo politico” sull’intelligenza artificiale. "La pace richiede anche una buona politica"
Lo ha notato Papa Francesco.
MTI
Immagine in primo piano: Facebook/Vatican News