La Commissione europea ha già risposto alla questione.

Gli scandinavi e i paesi baltici non sono soddisfatti del fatto che il governo ungherese abbia semplificato il rilascio dei visti di lavoro per i cittadini russi e bielorussi, ma non sono infastiditi dal fatto che, ad esempio, 300.000 russi lavorano in Germania.

Oltre a Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda, anche Estonia, Lettonia e Lituania hanno scritto una lettera alla Commissione europea in cui criticano l'attività dell'Ungheria e si aspettano che l'organizzazione intraprenda un'azione decisiva contro la decisione di Budapest, riferisce Die Welt.

Il problema per gli otto paesi è che il governo ungherese ha semplificato il rilascio dei visti di lavoro per i cittadini russi e bielorussi.

67 membri del Parlamento europeo avevano precedentemente chiesto a Ursula von der Leyen di indagare sull'adesione dell'Ungheria a Schengen, cosa che secondo Donald Tusk sarebbe un'esagerazione.

Il governo ungherese aveva precedentemente affermato che l’ingresso semplificato di cittadini stranieri è consentito solo per motivi di lavoro nell’ambito di una procedura strettamente regolamentata, e di fatto Bruxelles ha consentito a milioni di migranti di entrare senza controllo nell’Unione Europea, rifiutandosi di contribuire i costi della protezione delle frontiere ungheresi.

Gergely Gulyás, ministro responsabile della Presidenza del Consiglio, ha sottolineato nelle ultime informazioni del governo che solo 6.000 lavoratori russi sono registrati in Ungheria, mentre in Germania 300.000, il che significa che le obiezioni al programma sono di natura puramente politica.

Mandarino

Foto di copertina: 67 membri del Parlamento europeo avevano precedentemente chiesto a Ursula von der Leyen di esaminare l'adesione dell'Ungheria a Schengen
Fonte: gondola.hu