Il 18 settembre il Parlamento europeo proverà ancora una volta a mettere alla prova il primo ministro ungherese: questa volta ha avviato un dibattito sull'ineleggibilità dell'Ungheria alla presidenza dell'UE.

In un conciso comunicato il Parlamento europeo fa sapere che mercoledì mattina, 18 settembre, si svolgerà un altro dibattito in plenaria sullo stato della democrazia ungherese, questa volta sul tema della presidenza ungherese dell'UE.

La dichiarazione descrive le priorità del programma semestrale ungherese:

migliorare la competitività, ripensare la politica di sicurezza europea, attuare l’allargamento basato su condizioni basate sul merito, prevenire l’immigrazione clandestina, rivedere la politica di coesione dell’UE, trasformare la politica agricola comune in un approccio incentrato sugli agricoltori e rispondere alle sfide demografiche.

L’anteprima del Parlamento europeo rileva che nel precedente ciclo dell’UE, tra il 2019 e il 2024, il Parlamento europeo ha ripetutamente avvertito il governo ungherese che

fermare “l’indebolimento deliberato e sistematico dei valori fondamentali dell’UE”

e mettendo in pericolo le istituzioni e le fondazioni dell’UE. Nel prosieguo del testo, il Parlamento europeo nutre serie riserve sulla capacità del governo Orbán di portare avanti in modo credibile il semestre di presidenza, perché nonostante gli avvertimenti e le procedure, lo stato della democrazia continua a deteriorarsi.

Al Parlamento europeo ci si può aspettare un dibattito teso, simile ai precedenti discorsi di Orbán.

Da un lato si sono formate fazioni da luglio, tra cui una nuova forza sovranista, i Patrioti per l’Europa, patrocinata anche da Orbán, Ursula von der Leyen è tornata presidente della Commissione europea per il prossimo mandato dell’UE, la presidenza ungherese ha stata oggetto di aspre critiche fin dall’inizio, il 1° luglio, soprattutto a causa della missione di pace di Orbán realizzata contemporaneamente alla partenza, e il 17 settembre, alla vigilia della plenaria, Von der Leyen dovrebbe annunciare i membri della la nuova Commissione, i commissari e al più tardi

si saprà se il presidente della CE ha soddisfatto la richiesta del primo ministro ungherese di mantenere nel consiglio d'amministrazione Olivér Várhelyi con il portafoglio di espansione.

A causa di problemi di tempistica, il discorso del primo ministro ungherese per l'introduzione della presidenza dell'UE è stato rinviato da metà estate a settembre.

Mandiner.hu

Foto di copertina: Facebook/Viktor Orbán