Ciò che Péter Magyar ha proposto riguardo al raggiungimento del salario minimo interno è completamente contrario alla pratica nazionale ed europea, ha sottolineato il capo di uno dei più grandi sindacati nazionali.
"Non è elegante che l'attuale governo decida unilateralmente sui salari più bassi, anche se non c'è dubbio che la responsabilità e la legittimità del diritto pubblico spettino ad esso. Questo deve essere deciso insieme alle parti sociali, ai sindacati e ai rappresentanti degli interessi dei datori di lavoro", così ha reagito Imre Palkovics, presidente dell'Unione nazionale dei sindacati, all'idea di Péter Magyar, presidente del partito Tibisco.
Pochi giorni fa il politico ha dichiarato che il governo Tisza raddoppierà l’attuale salario minimo a partire dal 2027 e si batte affinché il salario minimo in Ungheria raggiunga il milione di fiorini entro la fine del ciclo governativo nel 2030.
Imre Palkovics ha richiamato l'attenzione sul fatto che, tra i tanti valori fondamentali europei a cui si fa riferimento, l'istituzione del dialogo sociale europeo rientra nel sistema di gestione della società e dell'economia. Secondo la dichiarazione ungherese, durante il suo governo vorrebbe eliminarlo sostanzialmente dal nostro Paese.
Possiamo solo sperare che in futuro non si raggiunga l'auspicato salario minimo di "un milione", perché a causa di simili promesse politiche l'inflazione si scatenerà a tal punto che sarà persino possibile garantire la conservazione dell'attuale valore reale, ha affermato il leader sindacale.
In precedenza László Perlusz, segretario generale dell'Associazione nazionale degli imprenditori e dei datori di lavoro, non volendo valutare concretamente la proposta, aveva attirato l'attenzione sul fatto che il governo non ha mai preso una decisione senza di loro.
Quando gli imprenditori non sono riusciti a raggiungere un accordo con i sindacati durante il Covid, il governo ha aspettato e ha lasciato loro la decisione.
"Ciò dimostra che l'amministrazione economica ha fiducia in noi, e non senza merito. Dopotutto, abbiamo concluso un accordo salariale di sei anni e in modo tale che tutti abbiano vinto", ha ricordato.
Quest’anno inoltre verrà stipulato un importante accordo tra i sindacati e i datori di lavoro ungheresi, poiché la direttiva UE sul salario minimo dovrà essere attuata in Ungheria entro il 15 novembre.
L’UE vuole rafforzare il dialogo sociale tra le parti sociali e nei negoziati ungheresi si parla anche di come la fissazione delle voci del salario minimo potrebbe essere spostata a livello settoriale a partire dal 2027. In molti paesi dell’UE, tra l’altro, è ancora così, ovvero i governi non decidono quale sarà il salario minimo minimo in un dato anno.
Immagine di copertina: Imre Palkovics, presidente dell'Associazione nazionale dei consigli operai
Fonte: Wikipedia