Dobbiamo restituire la fede alla comunità ungherese degli altipiani - ha affermato László Gubík, il nuovo presidente dell'Associazione ungherese.

Le lotte politiche interne degli ultimi anni e perfino dei decenni hanno lasciato un segno doloroso nelle anime, nelle menti e nelle condizioni sociali. Non è solo il politico che ha bisogno di essere rimesso in piedi, ma anche la fede della nostra comunità, dobbiamo offrire una visione e una missione a questa parte della nazione che conta mezzo milione di abitanti - ha sottolineato László Gubík, il neoeletto presidente dell'Associazione Ungherese dell'Altopiano.

László Gubík ha sottolineato che ritiene molto onorevole che anche Viktor Orbán si sia congratulato con lui per la sua elezione.

"Ho ricevuto come un onore straordinario la lettera del primo ministro, in cui Viktor Orbán menziona i miei due modelli: János Esterházy e Miklós Duray, quindi sento fortemente il peso della responsabilità, la nobiltà e l'importanza del servizio affidatomi dal delegati dell'ambasciata ungherese."

- ha spiegato László Gubík, che ha condiviso la lettera del Primo Ministro anche sulla sua pagina social.

Con tutta la mia forza e il mio talento cercherò di portare a termine questo difficile compito per la crescita della nazione ungherese universale e al suo interno della comunità delle Highlands e per il bene delle relazioni ungaro-slovacche", ha affermato il neoeletto leader del Associazione Ungherese delle Highlands, che ha menzionato tra gli obiettivi più importanti della comunità la costruzione di un attraente partito politico del 21° secolo con il quale gli ungheresi possano tornare alla politica nazionale slovacca.

"Dobbiamo farli tornare a contare con noi"

- ha spiegato László Gubík, il quale ha sottolineato che la politica è anche costruzione di comunità in quanto minoranza.

"Non solo dobbiamo rimettere in piedi il politico, ma...

dobbiamo anche restaurare la fede della comunità ungherese negli altopiani,

che il politico serve realmente i suoi interessi ed è degno di collaborare con loro per dare una visione del futuro a questa parte della nazione composta da mezzo milione di persone", ha affermato il presidente dell'associazione.

László Gubík ha menzionato la frammentazione della comunità, i processi demografici sfavorevoli e la mancanza di visione dei problemi e delle questioni relative al destino degli ungheresi nell'altopiano.

"Anche se ora è rimasto solo un partito ungherese rilevante, ma

le lotte politiche interne degli ultimi anni e perfino dei decenni hanno lasciato un segno doloroso nelle anime, nelle menti e nelle condizioni sociali.

Stiamo parlando di una comunità in contrazione, i processi demografici sono molto sfavorevoli, come ovunque nel bacino dei Carpazi. La prima linea della comunità ungherese negli altopiani non è riuscita a formulare la missione, la visione e i compiti per il 21° secolo. Dobbiamo rimediare con la collaborazione del politico e della comunità per uscire dalla fossa e sollevare gli ungheresi sugli altipiani", ha elencato i compiti.

Abbiamo anche imparato da László Gubík che la comunità è arrivata alla soglia di un cambio di epoca e che la presidenza dell'Associazione ungherese è composta principalmente da giovani politici sulla trentina. Il neoeletto presidente ritiene che questa sia già di per sé una risposta rapida a coloro che hanno già iniziato a seppellire il politico ungherese dagli altipiani.

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Immagine in primo piano: László Gubík/Facebook/Felvidek.ma