Ricercatori svedesi e organizzazioni di monitoraggio dei media hanno attirato l'attenzione sulla "mancanza di diversità e di rappresentazione discriminatoria" nella pubblicità svedese.

Un progetto congiunto di diverse università ha dimostrato che nella pubblicità turistica svedese predominano i bianchi, il che, secondo i ricercatori, non riflette la reale composizione della società e ostacola l'inclusività, ha scritto il portale di notizie svedese Samnytt

Lo studio ha sottolineato che alcuni gruppi, come gli immigrati dal Medio Oriente, sono quasi completamente ignorati nella pubblicità, nonostante costituiscano una parte significativa della popolazione svedese, l'articolo è stato visto dal V4na.com .

Come esempio, citano il Möllevangstorget di Malmö, un'area multiculturale le cui pubblicità presentano quasi esclusivamente bianchi e una percentuale trascurabile di immigrati mediorientali. Lo ha sottolineato Sayaka Osanami Törngren, professore associato all’Università di Malmö

le pubblicità dovrebbero riflettere la reale diversità sociale.

La ricerca ha anche scoperto che gli asiatici sono spesso ritratti nelle pubblicità legate all’istruzione,

mentre le pubblicità per i turisti stranieri mostrano tipicamente nuclei familiari bianchi.

L'attenzione è stata attirata anche sulla disuguaglianza nei media. Lo ha dimostrato una ricerca condotta da un’organizzazione chiamata Mediekompaniet

i media svedesi sono dominati da uomini bianchi di mezza età, il che, secondo l’organizzazione, non solo è ingiusto, ma anche dannoso per il dialogo democratico e per la più ampia portata dei media.

Un'azienda di cosmetici, Kicks, ad esempio, è stata criticata dopo aver mostrato la pelle di una donna in immagini "prima e dopo", dove l'immagine "dopo" raffigurava una tonalità della pelle più chiara e il testo sottolineava che la pelle della donna non era mai stata così bello. Il difensore civico della pubblicità ha definito discriminatorio l'annuncio perché dava l'impressione che una pelle più chiara fosse più desiderabile.

Kicks ha sostenuto che le immagini sono state scattate in momenti diversi e in circostanze diverse e che non hanno mai avuto intenzione di ritrarre la pelle più chiara come ideale. L'Ombudsman della pubblicità ha tuttavia mantenuto la sua decisione. L'azienda ha introdotto nuove linee guida per la modifica delle immagini, che mirano a evitare contenuti ritoccati.

Foto di copertina: MTI/AP/Geert Vanden Wijngaert