Ákos Hadházy, un parlamentare indipendente, ha rilanciato accuse infondate quando ha definito l'investimento immobiliare nella sfera di interesse di Péter Oszkó come "NER-feudalesimo".

Ma questo non è il primo caso in cui si scopre che Hadházy non può essere preso sul serio. Pochi giorni fa, ha affermato ad Átlátszó che Zoltán Ruff, che gestisce la società di media di Beatrix Mészáros (moglie di Lőrinc Mészáros), è il proprietario del terreno a Balatonheny dove si sta costruendo un "castello di mille metri quadrati". Il portale e il suocero di sinistra, dotati di droni e telecamere, si sono messi insieme a preparare materiale investigativo, criticando al contempo aspramente quello che ritengono essere il proprietario, per aver complicato l'"enorme" costruzione nel "panoramico beauty", che è anche un "patrimonio mondiale, area naturale protetta".

Questa storia parla del feudalesimo NER, con un castello, la casa di un ufficiale, un bagno separato, una casa dei divertimenti

- ha detto Hadházy in una conferenza stampa chiamata Korrupcióninfo.

Ma il vero proprietario, nientemeno che la compagnia di Péter Oszkó, che era il ministro delle finanze del governo socialista di Gordon Bajnai, fece domanda al Magyar Nemzet

OXO Properties Holding Kft. - di cui Péter Oszkó è l'unico membro registrato secondo il database delle società Opten - ha dichiarato in una lettera inviata ai nostri redattori che la società è un investitore in diversi sviluppi privati ​​negli altopiani del Balaton e all'interno del suo portafoglio, la società è un investitore privato del Fondo Central European Private Equity Fund V. i cui investimenti includono il complesso immobiliare in questione in Petőfi Sándor utca 10, Balatonhenye.

Sulla stampa sono apparse molte informazioni errate sullo sviluppo privato interessato a Balatonheny, che appesantiscono inutilmente le nostre attività e possono influire negativamente sulle nostre operazioni.

- scrivono, aggiungendo che in considerazione della natura privatistica dell'investimento del fondo di capitale cui si è interessati, si chiede a tutti di astenersi da false dichiarazioni e speculazioni sulla titolarità dell'investimento.

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Foto di copertina: Gábor Fuszek