Sempre più segnali indicano che la coalizione di opposizione, che sulla carta sembra buona, è internamente divisa, incompatibile nei suoi valori, e ovviamente incapace di governare di fronte all'unita Fidesz-KDNP. Anche i politici dello stesso albero -comunista- non riescono a mettersi d'accordo.

Ágnes Kunhalmi, co-presidente del MSZP, ha indicato nell'ATV che le uscite intorno al partito e il caso di Gyula Molnár, ad esempio, dimostrano che è nell'interesse di alcune persone suscitare più scandalo possibile intorno il partito socialista.

Riguardo alle partenze per DK, ha detto: "Va bene, allora lascio ai cari telespettatori decidere quale partito è e perché ne fanno un grosso problema quando passa un socialista, e perché non lo faccio , in qualità di co-presidente, fa molto per il fatto che Komárom-Esztergom nella contea, Andrea Nemes è arrivato da DK e vuole sedersi nella fazione MSZP, ed è diventato il nostro candidato, o ora nel distretto di Kisvárda di Szabolcs -Contea di Szatmár-Bereg, era anche un DK fino a poche settimane fa, e ora è l'MSZP che vuole sedersi in una fazione."

Secondo Kunhalmi, le persone che lo hanno criticato per non aver rimproverato Gyurcsány negli ultimi dieci anni stanno "lasciando" il MSZP.

Secondo il copresidente ci saranno ancora movimenti a sinistra fino al 23 ottobre, ci sarà sicuramente chi lascerà il MSZP e ci sarà chi, ad esempio, passerà dal DK al MSZP.

"Non si potrà mai più reagire alle crisi dovute alla globalizzazione con l'austerità in Europa.

La sinistra interna e il MSZP erano quasi scioccati dal fatto che le misure di austerità dovessero essere implementate nell'ultima crisi, nel 2008 e nel 2009.

Ha quasi distrutto quella base elettorale del MSZP, poi il MSZP è stato addirittura spaccato in due, ed è stato anche spaccato in due, il che è ormai un'incommensurabile incapacità di competere contro la destra unita" - si riferiva al fallimento di La precedente amministrazione di Gyurcsány e il fatto che ha infranto il MSZP t e ne ha strappato il DK.

Secondo Kunhalmi, da una prospettiva europea, la sinistra deve unirsi ai Verdi, ai socialdemocratici e ai comunisti contro la crescente destra.

Fonte: hirado.hu

Immagine in primo piano: blikk.hu/Péter Zsolnai/illustration