Le posizioni dei singoli partiti in merito alla legge ungherese sulla protezione dell'infanzia hanno ricevuto molta attenzione dalla stampa europea dopo il dibattito al Parlamento europeo di mercoledì e il voto del giorno successivo, riferisce Magyar Hírlap.

De Standaard ha anche riferito che il partito degli interessi fiamminghi (Vlaams Belang) non ha sostenuto la risoluzione del PE che critica l'Ungheria e chiede una procedura UE e il ritiro dei fondi. Il partito di destra è un membro della fazione Identità e Democrazia (ID) e la scorsa settimana ha firmato una dichiarazione sul futuro dell'Europa, che è stata sostenuta da sedici partiti, tra cui Fidesz. Nel dibattito di mercoledì, il rappresentante del partito, Tom Vandendriessche, ha accusato l'Unione Europea di ipocrisia. Ha sottolineato che mentre le feste LGBT possono essere tenute liberamente e in sicurezza a Budapest, la polizia ha interrotto la parata del gay pride a Istanbul - tuttavia, l'Ungheria è criticata e la Turchia vuole essere sostenuta con miliardi di euro per frenare la migrazione. Si è anche lamentato del fatto che l'UE voglia togliere ai genitori la libertà di decidere che tipo di informazioni ricevono i propri figli.

In Italia, le parti erano in contrasto tra loro sulla legislazione ungherese. Mentre i rappresentanti al Parlamento europeo dei partiti di destra - Fratelli d'Italia (FdI) e Lega - sono intervenuti a sostegno del dibattito, la sinistra ha sollecitato la condanna dell'Ungheria . Raffaele Fitto di FdI ha fatto notare al PE perché nella discussione sui risultati del recente vertice Ue, si passa il tempo a colpire il nostro Paese invece di occuparsi, ad esempio, del problema irrisolto della migrazione. Ha notato che il primo è senza dubbio più comodo.

Brando Benifei ha criticato su Twitter i rappresentanti di destra per non aver sostenuto la risoluzione. Secondo il politico, i fondi dovrebbero essere ritirati dall'Ungheria perché non garantisce il rispetto dei diritti fondamentali.

Parlando al canale France 2, Clément Beaune,

In diversi articoli, il nostro portale si è espresso in merito al terrore globalista e liberale di sinistra dell'Unione. La nostra opinione rimane invariata: i politici del Parlamento europeo (e purtroppo della Commissione europea) stanno avanzando sulla strada della follia secondo il sistema bolscevico tagliato dalle radici. Dopo che i "paesi nucleo" sono già stati trasformati con successo in campi di rieducazione, dove si addestrano i propri cittadini al culto della devianza e dell'aberrazione, ora si vuole imporre il culto dell'innaturale anche ai nuovi arrivati.

Inoltre, andando indietro nella storia, pretendono anche una formazione da giannizzeri, cioè vogliono corrompere i nostri figli e nipoti.

Uno spasso, signore, signori e chissà cosa! Rendi idioti i tuoi stessi figli (se ce ne sono, se è così, il tuo crimine è ancora più grande!), Giù le mani dalle nostre! Invano hai minacciato con l'articolo 7, trattenendo denaro - non c'è denaro per cui valga la pena lasciare che le future generazioni ungheresi siano distorte come te!

(Immagine di credito: MTI/EPA/Patrick Seeger)