Non abbandoneremo la sovranità ungherese - ha dichiarato László Csizmadia, fondatore del Civil Solidarity Forum (CÖF), alla conferenza stampa di Budapest sulla nona Marcia per la pace prevista per il 23 ottobre. Il caporedattore di Demokrata, András Bencsik, ha richiamato l'attenzione sul pericolo del ritorno di Ferenc Gyurcsány.

László Csizmadia, che è anche presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione per la Solidarietà Civile (CÖKA), ha espresso un messaggio a Bruxelles e alla "opposizione emergente nel nostro Paese" in merito alla Marcia per la Pace che si terrà nel 65° anniversario della 1956 rivoluzione e lotta per la libertà.

Rivolgendosi a Bruxelles, ha avvertito: lo stato di diritto ungherese si basa sulla democrazia ungherese e loro respingono le ferite inflitte al principio della sovranità popolare.
"La democrazia è solo dove le persone possono esprimere le proprie opinioni sul proprio
destino e vivere la propria vita come vogliono", ha aggiunto.
László Csizmadia ha detto dell'attuale opposizione: "non è servita a nulla" tra il 2002 e il 2010, e nel 2006, in un pomeriggio, "ha creato una repubblica sanguinaria con il terrore di stato" a Bajcsy-Zsilinszky út e Astoria.

Il 23 ottobre, la prossima Marcia per la Pace marcerà con passeggini e bambini armati lungo il percorso dove "hanno commesso questa settimana malvagia", ha detto László Csizmadia.

Parlando delle ragioni della prossima marcia per la pace, il giornalista András Bencsik, caporedattore di Demokrata, ha sottolineato che la campagna di propaganda dell'opposizione "incredibilmente rumorosa e aggressiva" non dovrebbe turbare nessuno. La marcia per la pace può dare forza anche a questo, ha aggiunto. Inoltre, citando Robert Schuman, uno dei fondatori dell'Ue, ha sottolineato: l'Europa o sarà cristiana o non sarà.

Un pericoloso criminale politico si prepara a tornare al potere, si chiama Ferenc Gyurcsány. Ferenc Gyurcsány, ex primo ministro e presidente della DK, confida nell'oblio. Dobbiamo dimostrare che questa persona non può tornare - ha sottolineato András Bencsik.

Fonte: democratico

Immagine: MTI/Zoltán Máthé