La chiesa unitaria ristrutturata con il sostegno dello Stato ungherese è stata consegnata domenica a Sepsiszentkirály, situata vicino a Sepsiszentgyörgy, secondo quanto riportato dal portale Székelyhon.ro.

Durante la ristrutturazione della chiesa costruita nel XV secolo, ad esempio, sono stati rinnovati i pilastri e l'intonaco della torre con il sostegno del piano Rómer Flóris del governo ungherese. Sono stati inoltre completati la protezione contro i fulmini della chiesa e l'abbellimento dell'area.

Árpád Furu, l'esperto di architettura della Chiesa Unitaria, ha ricordato che la struttura e l'interno della chiesa sono stati rinnovati nel 2010-2011 con il sostegno del Ministero della Cultura di Bucarest. Il lavoro è stato completato con l'aiuto della sovvenzione di 21 milioni di HUF del governo ungherese e l'aiuto del Consiglio della contea di Kovászna.

Il vescovo István Kovács ha detto di aver servito in questa chiesa all'inizio della sua carriera. Ha anche toccato il fatto che, come se la follia avesse alzato la testa in Europa, alcune persone stanno cercando di filtrare il cristianesimo. Credeva che le chiese diventassero più preziose in tali circostanze, e il governo ungherese lo riconosce quando sostiene il rinnovamento di chiese e chiese cristiane.

Il vice primo ministro Kelemen Hunor ha parlato di come i lavori di ristrutturazione della chiesa, oltre a salvare il patrimonio edilizio, indichino anche una scelta di valori. Ha ritenuto encomiabile che quando in Occidente si voltano le spalle alla tradizione cristiana e si pretende che sia possibile vivere senza radici, allora nel bacino dei Carpazi, in Transilvania, a Székelyföld ci sia una comunità ungherese che costruisce il presente sulla tradizione e si basa il futuro.

Nell'ambito del programma di rinnovamento delle chiese del governo ungherese, 1.800 chiese nel bacino dei Carpazi e 262 in Transilvania riacquisteranno il loro antico splendore, ha affermato il console Balázs Farkas, sottolineando che coloro che costruiscono e ristrutturano pensano in termini di diverse generazioni.

László Diószegi, direttore della Fondazione Teleki, ha sottolineato nel suo discorso celebrativo che il governo ungherese sostiene le comunità e le chiese rinnovando le pietre, e ha chiesto ai re sepsiszent di riempire la chiesa.

MTI

Foto: Blanka Biró