Gli aggressori hanno minacciato di morte i partecipanti a una processione cattolica in nome del Corano e di Allah, hanno sputato addosso al sacerdote in testa alla processione e lo hanno cosparso di acqua fredda a Nanterre, città vicina alla capitale. Il ministro dell'Interno ha definito inaccettabile l'accaduto, la Procura ha aperto un'inchiesta sul caso, aggravata dal fatto che le minacce sono state fatte a causa dell'appartenenza religiosa, riferisce l'agenzia di stampa internazionale V4NA.

Stavano tenendo una processione in città quando un gruppo di una trentina di uomini li ha minacciati in nome del Corano e di Allah di tagliargli la gola.

Il quotidiano Le Figaro, che riporta l'accaduto, sa che l'atrocità è avvenuta l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione; i componenti di un gruppo di una decina di persone hanno prima solo insultato e poi minacciato i sacerdoti che guidavano e accompagnavano il corteo ei fedeli.

L'insulto è stato riportato per la prima volta su Twitter da uno degli studenti della parrocchia, ma poi il post è stato cancellato a causa dei numerosi attacchi. Tuttavia, il decano Jean-Marc Sertillange ha confermato la notizia dell'attacco su richiesta della stampa. Secondo lui, la processione si svolge ogni anno l'8 dicembre e marcia dalla chiesa di San Giuseppe alla chiesa di Santa Maria nel quartiere di Pablo Picasso. Anche quest'anno, come prima, la Prefettura ha dato il permesso per il corteo di un chilometro.

Tuttavia, la processione di quest'anno era appena iniziata, quando i partecipanti hanno cominciato a ricevere insulti alla prima fermata, appena dopo poche centinaia di metri. Gli aggressori hanno chiamato infedeli i partecipanti alla marcia cattolica e hanno minacciato di sgozzarli in nome del Corano. Il sacerdote in testa alla processione è stato sputato e cosparso d'acqua, e la torcia è stata strappata dalla mano di uno dei partecipanti e lanciata verso la processione.

Si dice che sia stata fatta una dichiarazione secondo cui questa è la terra di Allah e non la casa dei cattolici.

Gli aggressori sono scappati dai poliziotti giunti alla notizia del disturbo, e il corteo è proseguito, ma non si sono fermati in un luogo a pregare per giungere alla fine il prima possibile.

A pochi giorni dall'accaduto, la diocesi di Nanterre ha diffuso un comunicato in cui riferisce brevemente sull'accaduto, aggiungendo che sta valutando di sporgere denuncia.

Se ne è accorta anche la saggista Céline Pina, che ha ricordato su Facebook che i cristiani sono perseguitati nella terra dell'Islam, e poi si è chiesta se sia accettabile che accada la stessa cosa in Francia. Ha anche chiesto per quanto tempo continueranno a negare le attività radicalizzanti che l'islamismo sta prendendo di mira i giovani musulmani nelle periferie. Céline Pina ha riferito anche di un recente sondaggio IFOP, i cui risultati mostrano che, rispetto ad altri giovani credenti, i giovani musulmani hanno la percezione radicale della religione più diffusa.

La procura di Nanterre ha avviato un'indagine sul caso. Secondo il sostituto procuratore Caroline Gontran, l'attacco è aggravato dal fatto che è avvenuto a causa dell'appartenenza religiosa dei partecipanti alla processione.

Fonte, articolo completo: V4NA/ Magyar Nemzet

Immagine di presentazione: Forum ungherese/illustrazione