Secondo le ultime previsioni del Századvég Konjunktúrakutató Zrt., la performance dell'economia ungherese potrebbe espandersi del 6,6% quest'anno, del 5,3% l'anno prossimo e del 4,8% nel 2023.

Il volume della spesa per i consumi delle famiglie potrebbe aumentare del 3,3% nel 2021, del 7,4% nel 2022 e del 3,7% nel 2023. L'effetto base giocherà un ruolo importante nella crescita del prossimo anno (non sono più previste misure restrittive come quella di primavera), l'elevata occupazione, l'atteso significativo aumento dei salari reali - sostenuto dalla carenza di manodopera e un forte aumento del salario minimo oltre alla riduzione delle tasse sul lavoro - e a significativi trasferimenti statali (es. rimborsi fiscali per le famiglie).

Sebbene il governo abbia rinviato alcuni degli investimenti a causa della riduzione del deficit di bilancio e del limite di capacità del settore delle costruzioni, l'avvio del nuovo ciclo di bilancio dell'UE e la crescente disponibilità delle imprese a investire potrebbero stimolare il volume degli investimenti - 8,8 quest'anno, 6,4 l'anno prossimo, nel 2023 e del 7,5 per cento. Il tasso di investimento può quindi rimanere elevato per lungo tempo - e gli investimenti delle imprese possono in seguito apportare miglioramenti dal lato delle esportazioni.

Allo stesso tempo, le esportazioni nette potranno tornare a influenzare positivamente la crescita solo a partire dal 2023: mentre il suo effetto sulla crescita è stato ancora positivo nella prima metà di quest'anno, questo effetto è diventato negativo a partire dal terzo trimestre a causa della forte domanda interna e delle difficoltà nell'industria manifatturiera. Con la ripresa delle filiere e del turismo internazionale ci aspettiamo un contributo positivo alla crescita nel 2023.

Nell'ultimo periodo, l'inflazione è salita oltre il 7%. Ciò è stato in gran parte dovuto a fattori internazionali (aumento dei prezzi del petrolio, dei prezzi dell'energia, interruzione delle catene di approvvigionamento), mentre in misura minore a fattori interni (domanda forte, tasso di cambio HUF debole, aumento delle accise sui prodotti del tabacco). Il tasso di deterioramento monetario potrebbe moderarsi lentamente nel periodo successivo: dopo il 5,1 per cento nel 2021, dovrebbe attestarsi al 5,3 per cento nel 2022, per poi rallentare al 3,7 per cento nel 2023.

l'analisi dettagliata in Magyar Hírlap .

Foto di presentazione: Századvég Konjunktúrakutató Zrt.