È iniziata ieri al Centro St. Adalbert di Esztergom la prima sessione del Forum Nazionale del Turismo Religioso, dove leader di varie confessioni ed esperti laici discuteranno sulle possibilità di sviluppo del turismo religioso in una due giorni.

Zoltán Fürjes, Vice Segretario di Stato del Primo Ministro responsabile per la Chiesa e le relazioni etniche, ha affermato che il turismo religioso, oltre a preservare il ricco patrimonio edilizio sacro dell'Ungheria, è una buona opportunità per condividerlo, incoraggiare l'apertura e gli incontri. Il vicesegretario di stato ha sottolineato che è significativo anche dal punto di vista urbano il fatto che il governo abbia sostenuto la ristrutturazione di oltre 3.000 chiese negli ultimi 12 anni. Inoltre, ha sostenuto la costruzione di quasi 200 nuove chiese e 1.800 chiese possono essere ristrutturate nell'ambito del programma di ristrutturazione delle chiese ungheresi. Nello stesso periodo hanno contribuito alla ristrutturazione o alla costruzione di più di 1.500 case comunitarie e spazi comunitari. Inoltre, hanno facilitato l'organizzazione di circa 7.000 programmi comunitari ecclesiali in Ungheria. Inoltre, sia nel bacino dei Carpazi che nella diaspora, ha aggiunto Zoltán Fürjes.

Szontágh Szabolcs, segretario generale del Consiglio nazionale per il turismo religioso (NVT), direttore del programma di turismo religioso dell'Agenzia turistica ungherese (MTÜ), ha dichiarato a MTI che il piano d'azione nazionale per il turismo religioso classifica i 4.000 tesori religiosi nel paese in tre categorie. Le "fiore all'occhiello" hanno ancora un alto tasso di partecipazione. Accanto a loro ci sono gli "esaltatori di valore". Questi sono noti, ma è necessario indirizzare l'attenzione della gente su di loro. E la terza categoria include "aggiunte di valore". I luoghi dove i viaggiatori devono essere "condotti".

I cinque principali compiti strategici del piano del turismo religioso sono la promozione in patria e all'estero e la garanzia delle condizioni di base. Inoltre, organizzare esperienze, garantire condizioni organizzative e sfruttare eventi internazionali - ha spiegato Szontágh Szabolcs. Il direttore del programma ha aggiunto che vogliono creare complessi mazzi di esperienze per i visitatori, dove le attrazioni ecclesiastiche e secolari si completano e si rafforzano a vicenda.

Fonte: MTI/Vasarnap

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