Oggi (mercoledì), il Parlamento europeo (PE) ha votato nuovamente sul pacchetto clima ed energia "Fit for 55", precedentemente respinto, che include la proposta per l'introduzione della tassa climatica di Bruxelles.

La maggioranza di sinistra del Parlamento europeo non si è adagiata sulla sconfitta al voto di due settimane fa: scavalcando la procedura tradizionale, ha più volte messo in agenda in chiave antidemocratica il tema della tassa climatica, e questa volta ha votato le proposte.

Edina Tóth , rappresentante di Fidesz al Parlamento europeo, ha evidenziato: " Per grette ragioni ideologiche, la sinistra europea imporrebbe sicuramente la tassa sul clima alla popolazione, cioè vuole far pagare ai cittadini e alle famiglie ungheresi il prezzo della transizione verde. Non permetteremo che ciò accada e continueremo a lottare contro la sua introduzione".

Secondo la rappresentante del PE Edina Tóth, contrariamente all'irresponsabile proposta di Bruxelles, il finanziamento della lotta al cambiamento climatico non dovrebbe essere pagato dalle persone, ma dai grandi inquinatori che sono le principali cause del cambiamento climatico. Gli importi che possono essere utilizzati per finanziare la transizione verde devono essere prelevati dai loro profitti. E' un peccato che, d'altro canto, i rappresentanti della sinistra europea, compresi i rappresentanti della sinistra ungherese, danneggino le famiglie e causino un ulteriore aumento dei prezzi dell'energia attraverso le loro proposte.

"Inoltre, riteniamo che l'adozione della tassa climatica avrebbe un impatto particolarmente negativo sulle famiglie e le imprese europee, comprese quelle ungheresi, oltre a mettere a repentaglio i risultati e la sostenibilità del programma ungherese di riduzione delle utenze. "Continueremo sulla strada che abbiamo iniziato ed eviteremo che le tasse derivanti dai regolamenti dell'UE vengano trasferite ai cittadini ungheresi!" - ha aggiunto Edina Tóth.

2022plus: Il fatto che il Parlamento europeo abbia ampiamente sputato sulle regole democratiche del gioco non sorprende più nessuno. Sanno cos'è veramente la democrazia, ma li infastidisce, quindi la rifiutano. Inoltre, viene regolarmente violata e stuprata. Sappiamo anche che Bruxelles è oggi la roccaforte del fascismo rosso/verde. Inoltre non è una novità che tanti stupidi pagliacci, incapaci di pensare avanti, terrorizzino la normale minoranza che ancora esiste (esiste?), tanti quanti non potrebbero essere riuniti anche dopo un'attenta selezione. In effetti, è chiaro da tempo che anche il fondo dell'opposizione ungherese ha raggiunto i membri del Parlamento europeo, che non sono necessariamente stupidi, ma infinitamente malvagi e odiatori di ungheresi.

Semplicemente non sapevamo, e non lo sappiamo ancora oggi, che queste vili figure sono di sinistra. Se lo fossero, sfiderebbero la volontà del grande capitale globale con ogni fibra del loro essere. Non si tratta di sinistra qui, sono i domestici del globalismo, e il peggio. Se fosse stato per loro, i cittadini ungheresi sarebbero stati indigenti da tempo, avrebbero pagato le orribili bollette energetiche, tasse speciali europee del genere, cioè non avrebbero avuto altro bene che la biancheria intima. Non lavato, ovviamente, perché basta per arieggiarlo...

E chi li ha votati non deve mai dimenticare che hanno portato a Bruxelles i traditori degli ungheresi, riccamente pagati. Cucici un bottone!

(Immagine di credito: MTI/EPA/Patrick Seeger)