Come scrivono: "in collaborazione con i nostri alleati, forniremo tutti gli aiuti umanitari possibili all'Ucraina, ma non siamo disposti a rischiare di scivolare nella guerra e nella sicurezza dell'Ungheria a qualsiasi livello".

Il ministero degli Affari esteri e del commercio ha reagito alle accuse secondo cui l'Ungheria avrebbe attaccato l'Ucraina. In precedenza, un membro del parlamento ucraino ha chiesto spiegazioni per le parole del ministro degli Affari esteri e del commercio Péter Szijjártó, riferisce Index. L'Ungheria può inviare soldati nel territorio della Subcarpazia per proteggere la popolazione ungherese, ha scritto il parlamentare ucraino Maxim Buzsanszki sul suo canale Telegram. Secondo lui, il ministro degli affari esteri e del commercio Péter Szijjártó ha affermato in precedenza che Budapest ha scenari per un'emergenza militare per proteggere la minoranza ungherese della Transcarpazia. Secondo Buzhansky, il Ministero degli Affari Esteri ucraino dovrebbe chiedere spiegazioni su chi e come

"il salvataggio ungherese di centocinquantamila ucraini nel territorio dell'Ucraina".

Il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio ha rilasciato una dichiarazione in risposta. Mentre scrivono:

"in collaborazione con i nostri alleati, forniremo tutti gli aiuti umanitari possibili all'Ucraina, ma non siamo disposti a rischiare di scivolare nella guerra e nella sicurezza dell'Ungheria a qualsiasi livello".

Questa posizione rimane invariata, quindi qualsiasi portale di notizie che dichiari il contrario è falso, è stato sottolineato nel comunicato.

Il ministro degli Esteri ungherese non ha delineato un singolo scenario che avrebbe portato la Guardia nazionale ungherese ad attraversare il confine ucraino. Contro le fake news fuorvianti

la realtà è che l'Ungheria continua la più grande operazione di aiuto umanitario della sua storia per aiutare l'Ucraina e sosteniamo fermamente la nostra posizione secondo cui non cederemo a nessuna provocazione, quindi non invieremo armi o soldati in guerra

- si legge nella dichiarazione.

Immagine di presentazione: uno dei primi quattro carri armati Leopard 2A4HU in mostra durante la cerimonia di consegna presso la caserma della György Klapka MH 25 Rifle Brigade a Tata il 24 luglio 2020. Foto: Csaba Krizsan / MTI