Le elezioni anticipate potrebbero presto svolgersi in Slovacchia dopo che lunedì la coalizione di governo a quattro partiti si è ridotta a una coalizione a tre partiti ed è diventata una minoranza. Il governo sottolinea la necessità di stabilità durante la crisi energetica, ma l'opposizione, vedendo sondaggi favorevoli, si batterà per l'indizione di nuove elezioni. Se Robert Fico sale al potere, l'atteggiamento della Slovacchia nei confronti della guerra russo-ucraina potrebbe cambiare in modo significativo.

La Direzione Socialdemocrazia (Smer-SD), guidata dall'ex primo ministro Robert Fico, vincerebbe le elezioni slovacche con il 19,1 per cento dei voti se si svolgessero ora, secondo un recente sondaggio pubblicato ieri. Il partito dell'ex premier Peter Pellegrini Hang-Szotialdemokrácia (Hlas-SD), che si è staccato da Smer-SD, finirebbe al secondo posto con il 17 per cento. Insieme, i due otterrebbero 64 seggi nel parlamento di 150 membri. Insieme a un terzo partito, come la Repubblica di destra radicale (7,1 per cento, 13 seggi), che è stata indicata come possibile partner di coalizione, avrebbero già la maggioranza di governo.

Tutto questo è importante perché, nella situazione attuale, non è affatto escluso che si svolgano elezioni anticipate invece delle elezioni previste per febbraio 2024.

La coalizione a quattro partiti di destra liberale si è ridotta lunedì a una coalizione a tre partiti, dopo che la tensione che si era accumulata negli ultimi due anni e mezzo ha raggiunto il suo apice, e il liberale Libertà e Solidarietà (SaS) si è ritirato, soddisfacendo l'interno controversie. Richard Sulík, presidente del SaS, ministro dell'Economia, ministro degli Esteri Ivan Korcok, ministro della giustizia Mária Kolíková e Branislav Gröhling, capo del ministero dell'Istruzione, hanno lasciato il governo. I partiti di governo hanno solo 68 rappresentanti rimasti. Secondo il sondaggio, due dei tre partiti di governo supererebbero appena la soglia del cinque per cento necessaria per entrare in parlamento.

Secondo Juraj Marusiak, politologo e storico dell'Accademia slovacca delle scienze, anche l'economia slovacca sta soffrendo per la crisi energetica causata dalla guerra russo-ucraina e dalle sanzioni dell'UE contro Mosca. Robert Fico ha ripetutamente criticato il governo di Bratislava per aver sostenuto le sanzioni energetiche, affermando che il desiderio di danneggiare la Russia a tutti i costi sta spingendo l'economia europea in un angolo. Fico ha anche criticato le spedizioni di armi slovacche in Ucraina. Tutto ciò suggerisce che un eventuale governo Fico condividerebbe molto di più la posizione del governo ungherese sulla questione della guerra rispetto a quella del mainstream occidentale. annunciò

Fonte e articolo completo: Magyar Nemzet

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