La Commissione europea sospenderebbe il pagamento di 3.500 miliardi di HUF in fondi UE, secondo una lettera di Johannes Hahn, commissario per gli affari di bilancio della Commissione europea, indirizzata al governo ungherese il 20 luglio e pubblicata su Facebook da Jávor Benedek, un politico di Párbeszéd . della HVG , il governo aveva tempo fino al 22 agosto per rispondere al dialogo nell'ambito della procedura dello stato di diritto e alle critiche ivi espresse e, alla luce di ciò, il comitato intende decidere entro il 22 settembre se sottoporre al Consiglio il ritiro dei fondi. Secondo il meccanismo, è necessaria una maggioranza qualificata nel Consiglio, che riunisce i governi degli Stati membri, per porre il veto alla proposta del comitato.

Eurologus ha recentemente scritto che la Commissione europea adotterà la sua posizione il 21 settembre, che sarà immediatamente inviata al governo ungherese. Secondo le nostre informazioni, non vi è alcuna possibilità che la procedura venga chiusa dal consiglio di Bruxelles, dato che le imprese ungheresi non sono attualmente accettate dalla legislazione - e il parlamento non sarà in sessione fino alla data indicata. Negli ultimi giorni il governo ha adottato diverse decisioni governative in cui, in risposta alle critiche dell'UE, promette apertamente di rafforzare il sistema istituzionale anticorruzione - ad esempio creando un consiglio anticorruzione indipendente, ma queste decisioni contengono date successive a 21 settembre.

In altre parole, la procedura andrà avanti e si prevede che verranno proposte anche sanzioni fino all'entrata in vigore delle leggi . E sebbene in linea di principio si tratti di processi separati, fintanto che la procedura dello stato di diritto sarà in corso, anche le risorse del bilancio dell'UE (QFP) e del Recovery Fund saranno bloccate, perché i finanziamenti dell'UE non saranno forniti a un governo in cui l'uso dei fondi non è trasparente. La Corte di giustizia europea sospende quindi arbitrariamente i pagamenti fino al raggiungimento di un risultato politico che le convenga.

La dice lunga anche il fatto che la Commissione europea basi i suoi criteri esclusivamente sulle proprie percezioni: la corruzione esiste perché la pensano così. Pesti Srácok ha scritto di più su come i politici di Bruxelles modificano i risultati dei sondaggi dell'opinione pubblica su questioni simili in base ai propri interessi QUI

Fonte: PS/HVG

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