La relazione presentata dall'eurodeputata verde Gwendoline Delbos-Corfield è una raffica di abusi, dettagliata e confusa; mostra uno scioccante pregiudizio e malafede nei confronti delle forme di correzione legale.

L'offensiva del Parlamento europeo contro l'Ungheria non è nuova, ma le circostanze sono cambiate. La guerra in Ucraina sta ora confrontando i paesi europei con difficoltà molto maggiori. Ciò non riduce il fervore punitivo del Parlamento europeo. Le difficoltà non incoraggiano la solidarietà, ma servono a esercitare una pressione più federalista e progressista sulle nazioni messe alle strette. Come Saint-Just proclamava durante la rivoluzione che "non c'è libertà per i nemici della libertà", oggi l'élite al potere afferma che "non c'è stato di diritto per i nemici dello stato di diritto".

Un tale atteggiamento indica un male profondamente radicato. Facendo dell'Ungheria un esempio deterrente, il Parlamento dà una sinistra caricatura dell'Europa e fa dell'UE un'entità terribile. Questa tendenza sta lentamente privando l'UE della sua legittimità e richiedendo un modello alternativo. La responsabilità dell'Ungheria è enorme: dal suo comportamento esemplare dipende la tempestività di un modello europeo alternativo. La storia accelera e il momento potrebbe arrivare prima di quanto pensiamo.

Fonte e articolo completo: mandiner.hu/Thibauld Gibelin

Immagine di presentazione: EP