Eva Kaili, l'ex vicepresidente del Parlamento europeo, ha fatto una parziale ammissione, secondo la quale ha ordinato al padre di nascondere la maggior parte del denaro trovato nella sua casa durante le successive perquisizioni domiciliari, riporta il quotidiano belga di lingua francese La Libre Belgique il martedì.

Sul sito web del quotidiano, è stato reso noto che l'eurodeputato socialista greco detenuto ha fatto una parziale confessione durante il suo interrogatorio di polizia martedì sull'assegnazione a suo padre, che è stata presentata quando è uscito da un hotel di Bruxelles con una valigia piena di soldi. Eva Kaili e tre delle sue compagne sono state arrestate il 9 dicembre nell'ambito di un'indagine avviata dalle autorità belghe con l'accusa di corruzione.

Secondo la polizia belga, quasi 1,5 milioni di euro sono stati sequestrati durante le perquisizioni domiciliari nella regione di Bruxelles nel caso di corruzione.

Il partner detenuto di Kaili, l'italiano Francesco Giorgi, lavorava come assistente di un'eurodeputata socialista belga, Maria Arena. Giorgi ha ammesso nella sua testimonianza della scorsa settimana di essere un membro di un'organizzazione di lobbying utilizzata sia dal Marocco che dal Qatar per interferire nelle decisioni del Parlamento europeo.

Tra gli imputati ci sono anche Nicolo Figa-Talamanca, direttore dell'ONG Non c'è pace senza giustizia, e un ex eurodeputato socialista italiano, Pier Antonio Panzeri, attualmente presidente dell'ONG Fight Impunity con sede a Bruxelles.

Detenuta nella sezione femminile del carcere di Haren in Belgio, l'ex vicepresidente del Parlamento europeo e i suoi compagni dovranno comparire davanti al tribunale giovedì 22 dicembre. Decideranno all'udienza di giovedì se rimarranno in custodia fino all'inizio del processo. L'accusa a loro carico: partecipazione a un'organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione. Giovedì la Procura europea ha chiesto la sospensione dell'immunità dell'ex vicepresidente del Parlamento.

Fonte: MTI

Foto: MTI/EPA/Dzalal Morsid