Terény è uno degli insediamenti più piccoli del nostro paese più ristretto, eppure nasconde molte curiosità. L'ottantenne Józsefné Szedlák, zia Ilonka, ad esempio, è l'ultima persona nel Paese che suona ancora da sola le campane della chiesa cattolica locale - si legge sul portale Nool.hu.
Józsefné Szedlák, che ha recentemente festeggiato il suo 80° compleanno, proviene da una famiglia di suonatori di campane: secondo lei anche suo padre, nonno, bisnonno, nonno e suocero suonavano le campane. Come ha detto, mentre suo nonno era vivo, era il suonatore principale, la famiglia lo aiutava solo. Successivamente, dopo la morte del padre, lui e sua madre hanno continuato la tradizione. Dalla morte di sua madre nel 2015, ha svolto questo compito da solo nel villaggio. Inoltre, è probabilmente l'ultimo nel paese a suonare le campane della chiesa con mani e piedi.
Secondo l'uomo biondo, di solito suona il campanello due volte al giorno, a mezzogiorno e alla sera. In quest'ultimo caso, l'orario serale per il suono delle campane va da San Giorgio a San Michele alle 20:00, mentre da San Michele a San Giorgio alle 19:00. Inoltre, le campane della settecentenaria chiesa di Sant'Andrea suonano incrollabili ai funerali e durante la Santa Messa. Ma ci sono anche occasioni speciali: in estate le campane suonano prima di un temporale, così gli abitanti del villaggio disperdono le nuvole ghiacciate pregando. Zia Ilonka ha detto che grazie a questo Terény non è mai stata colpita dalla grandine. Inoltre, tutte e tre le campane suonano, insieme alle campane della chiesa luterana, nelle festività più significative e più grandi, come il capodanno.
Zia Ilonka ha anche rivelato che la torre della chiesa fu costruita nel 1900, quando furono aggiunte le tre campane. Tuttavia, una campana fu portata durante la prima guerra mondiale, lasciandone solo due. Infine, negli anni '60, fu versata anche la terza campana da donazioni. Al giorno d'oggi, nella maggior parte delle chiese, le campane sono azionate da un meccanismo elettrico. Tuttavia, zia Ilonka insiste ancora per suonare il campanello manualmente.
– Mia madre ha sempre detto che finché le sue mani ei suoi piedi saranno in grado di gestirlo, a Terény non suonerà il campanello automatico. Lo confesso anch'io. Come i miei predecessori, ritengo che suonare il campanello sia un compito importante. Non riesco a immaginare che non sia così.
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Foto: Csaba Hüvösi