"La sua stretta di mano è una forza vincolante più forte di qualsiasi contratto scritto", ha detto Viktor Orbán.

Aleksandar Vucic e il primo ministro Viktor Orbán salutano congiuntamente István Pásztor, sotto la cui guida VMSZ è diventata un partner strategico dei governi ungherese e serbo. Abbiamo raccolto i pensieri più belli dai discorsi di addio del presidente e primo ministro serbo Viktor Orbán.

Aleksandar Vucic

István Pásztor non era interessato ai trucchi politici,

ma quante strade verranno costruite nei villaggi ungheresi, quanti posti di lavoro e quante fabbriche possiamo creare e cosa possiamo portare qui", ha detto Vucic.

"C'è una parola per cui lo ricorderò, che usava come se la lingua serba fosse l'unica lingua per lui. Siamo andati sulla terrazza della presidenza e abbiamo guardato tutte le cose che potevamo fare insieme, ed è stato allora che abbiamo cominciato a parlare della linea ferroviaria Belgrado-Budapest, e gli ho detto che se avessimo fatto solo questo in Serbia, non sarebbe non è stato abbastanza.

István si è rivolto a me e ha detto con uno strano gesto della mano che questa era solo una sciocchezza rispetto a quello che abbiamo realizzato insieme.

Poi ha detto la parola serba che abbiamo fatto così tanto, così tanto. "Tanto", ha usato questa parola", ha detto commosso il presidente serbo.

Viktor Orbán ha salutato István Pásztor, presidente dell'Associazione ungherese della Vojvodina

Victor Orban

István Pásztor non è stato solo un grande compagno d'armi, ma anche un vero amico, con il quale ci conosciamo da tempo immemorabile."

ha detto il Primo Ministro. Ha ricordato: non è un caso che sia stato il primo visitatore ufficiale nel maggio 2010 dopo il giuramento del Primo Ministro. "Non so nemmeno se lui ci ha sostenuto o se noi lo abbiamo sostenuto in quel momento, ma ricordo bene il peso schiacciante della condivisione delle responsabilità", ha osservato.

La sua stretta di mano è una forza vincolante più forte di qualsiasi contratto scritto. Non ha mai promesso, ma si è impegnato, e ciò che ha intrapreso lo ha sempre mantenuto alla lettera. Lo sapevano a Belgrado così come a Budapest, e lo sapevano anche qui a Subotica."

– il primo ministro ungherese ha elogiato István Pásztor.

Immagine di presentazione: MTI/Zoltán Máthé