Il 1° dicembre 1918 circa centomila rumeni mobilitati dalla Transilvania e oltre i Carpazi si recarono a Gyulafehérvár. Il governo ungherese ha assicurato che i romeni arrivassero in tempo al luogo dell'assemblea con treni speciali.

L'armistizio di Belgrado non era ancora stato concluso quando, il 9 novembre 1918, il Consiglio nazionale rumeno inviò un memorandum a Budapest chiedendo al governo ungherese di cedere il territorio dell'Ungheria orientale - la storica Transilvania, Partium e Bánság. Anche se la convenzione militare di Belgrado firmata il 13 novembre segnava il fiume Maros, non si trattava di una linea di confine, ma semplicemente di una linea di demarcazione. Secondo la richiesta della parte ungherese, l'accordo avrebbe dovuto garantire l'inviolabilità dei confini dell'Ungheria, ma nessuno lo ha rispettato. Pochi giorni dopo, ad esempio, il primo ministro rumeno Maniu chiese e ottenne dall'Intesa il permesso per l'avanzata dell'esercito rumeno attraverso Maros.

Il 1° dicembre 1918 circa centomila rumeni mobilitati dalla Transilvania e oltre i Carpazi si recarono a Gyulafehérvár. Il governo ungherese ha assicurato che i romeni arrivassero in tempo al luogo dell'assemblea con treni speciali. Nell'assemblea generale di Gyulafehérvár fu approvata la risoluzione sull'unificazione della Transilvania, Bánság, Körös-vidék e Máramaros con il Regno di Romania. La decisione presa è stata rafforzata dalla presenza della folla, perché hanno potuto votare solo 1.228 delegati.

Solo il primo punto della decisione in nove punti di Gyulafehérvár - con la quale la Romania dichiarò l'unione della Transilvania con la Regata - fu convertito in legge il 13 dicembre 1918. In un momento in cui le potenze vincitrici non si erano nemmeno incontrate per i negoziati di pace, tanto meno per prendere una decisione. Nei colloqui di pace di Parigi si è però potuto fare riferimento allo status quo effettivamente esistente.

Gli altri punti della decisione Gyulafehérvár rimasero ai posteri sotto forma di promesse non mantenute.

Dichiarazione dell'Assemblea di Gyulafehérvár - 1918

Il testo rumeno del documento trovato nella collezione del Consiglio direttivo presso l'ufficio di Bucarest dell'Archivio nazionale rumeno è tradotto come segue:

  1. L'Assemblea nazionale di tutti i romeni della Transilvania, del Bánság e del Partium, nella quale i loro rappresentanti autorizzati si riunirono a Gyulafehérvár il 18 novembre/1° dicembre 1918, dichiara l'unione di questi romeni e dei territori da loro abitati con la Romania. In particolare, l'Assemblea Nazionale dichiara il diritto inalienabile della nazione romena all'intero territorio di Bánság, che confina con i fiumi Maros, Tibisco e Danubio.
  2. L'Assemblea Nazionale concede autonomia temporanea alle materie sopra indicate fino all'assemblea dell'organo costituzionale da eleggere con voto generale.
  3. A questo proposito, basandosi sui principi fondamentali della formazione del nuovo Stato rumeno, l’Assemblea Nazionale dichiara quanto segue:

a/ Piena libertà nazionale per tutti i popoli che convivono. Fornisce istruzione, pubblica amministrazione e giurisprudenza a ciascun popolo nella propria lingua da parte di individui di quel popolo, e ad ogni popolo è concesso il diritto di rappresentanza nell'organo legislativo e nel governo del paese in proporzione al suo numero.

b/ Parità di diritti e piena libertà religiosa autonoma per tutte le religioni dello Stato.

c/ La perfetta attuazione di un sistema puramente democratico in tutti i settori della vita pubblica. Diritto di voto diretto, generale, segreto, uguale per tutti i cittadini di età superiore ai 21 anni, senza distinzione di sesso, nella rappresentanza comunale, provinciale e parlamentare.

d/ Completa libertà di stampa, di riunione e di associazione, libera pubblicità di tutte le idee.

e/ Riforma agraria radicale. Sono elencate tutte le proprietà, in particolare le grandi proprietà. In base al censimento, viene abolita la commissione religiosa e, riducendo quanto necessario la dimensione dei latifondi, i contadini possono acquisire almeno la stessa terra (seminativo, pascolo, bosco) che dà lavoro a loro e alle loro famiglie. . Il principio fondamentale di questa politica agricola è, da un lato, ridurre le differenze sociali e, dall’altro, aumentare la produttività.

f/ Ai lavoratori dell'industria vengono concessi gli stessi diritti e benefici previsti dalle leggi degli stati industriali più sviluppati dell'Occidente.

  1. L'Assemblea Nazionale esprime il desiderio che, per regolare le relazioni internazionali, il Congresso della Pace formi una comunità di nazioni libere in modo tale che sia le nazioni piccole che quelle grandi ricevano giustizia e libertà, e che la guerra non abbia luogo nel paese. futuro.
  2. I romeni riuniti all'Assemblea nazionale danno il benvenuto ai fratelli della Bucovina, che si sono liberati dal giogo della monarchia austro-ungarica e si sono uniti alla loro madrepatria, la Romania.
  3. L'Assemblea Nazionale saluta con amore ed entusiasmo la liberazione delle nazioni sottomesse alla monarchia austro-ungarica, cioè delle nazioni cecoslovacca, tedesca austro-ungarica, jugoslava, polacca e rutena, e decide di far conoscere questo saluto a tutte le nazioni elencate.
  4. L'Assemblea Nazionale si inchina umilmente alla memoria degli eroi romeni che hanno versato il loro sangue e sono morti in questa guerra per la realizzazione del nostro ideale, per la libertà e l'unità della nazione romena.
  5. L'Assemblea nazionale esprime la sua gratitudine e ammirazione alle potenze alleate, che hanno combattuto tenacemente contro il nemico che da decenni si preparava alla guerra in brillanti battaglie, liberando la civiltà dalle grinfie della barbarie.
  6. Per portare avanti gli affari nazionali romeni della Transilvania, Banság e Partium, l’Assemblea Nazionale decide di istituire un Grande Consiglio Nazionale Romeno, che potrà rappresentare la nazione romena davanti alle altre nazioni del mondo a pieno titolo, in qualsiasi momento e ovunque. e può adottare tutte le misure volte a promuovere gli interessi nazionali.

La decisione è stata firmata dal dott. Laurențiu Oanea e Ștefan C[icio] Pop, rispettivamente segretario e vicepresidente dell'Assemblea nazionale.

Il compimento giuridico dell'unificazione fu la firma del trattato di pace tra le potenze vincitrici della Prima Guerra Mondiale e la Germania (Versailles, 28 giugno 1919), l'Austria (Saint Germain en Laye, 10 settembre 1919) e l'Ungheria (Trianon, 4 giugno 1920).

L'autore è uno storico

Fonte: Magyar Hírlap