In questa occasione, sarebbe bene ravvivare e rafforzare il filo che ci lega all'universo, per creare un ambiente in cui possiamo sperimentarlo - ha detto a 061 Mária Petrás, a cui è stato recentemente chiesto di essere l'araldo del Congresso Eucaristico. uh.

Secondo la cantante folk e ceramista vincitrice del premio Prima Primissima e Hungarian Heritage, la visione umile e grata della vita dei nostri antenati può darci un esempio del fatto che dovremmo essere felici anche quando possiamo aprire gli occhi al mattino e vedere il sole Ancora.

Mária Petrás ... ha parlato del fatto che il Congresso è una festa che sarà adatta anche per prestare attenzione a come ci colleghiamo alle "cose ​​divine". Come ha detto, la forza più grande è quando troviamo un modo per fonderci con Dio nella vita di tutti i giorni. Sarebbe bello in questa occasione ravvivare e rafforzare il filo che ci collega all'universo, per creare un ambiente in cui possiamo sperimentare questo.

Mária Petrás ha anche affermato che anche gli ungheresi oltre confine si stanno preparando, ma come potranno arrivare fisicamente al congresso non dipende solo da loro.

Ha sottolineato: dobbiamo tornare agli insegnamenti di Gesù, perché non era limitato come noi. Molto spesso vedo nei credenti, ma anche all'interno della chiesa, dei limiti che non hanno nulla a che fare con gli insegnamenti di Gesù, e che devono essere superati.

del Congresso Eucaristico: il musicista Gergõ Baricz (b), il monaco Csaba Böjte (b4), il neurochirurgo András Csókay (b5), l'attore e cantante Attila Dolhai (b3), l'attore Anna Kubik (b6), lo scrittore e poeta János Lackfi (b2 ) , la cantante folk Mária Petrás (b8), l'attore Csaba Pindroch (b6), la cantante Ági Szalóki (j2), la cantante Sena Dagadu (j3), la cantante Róbert Szikora (j6), il fisico Diána Ürge-Vorsatz (j) e il cardinale Péter Erdõ, Arcivescovo di Esztergom-Budapest (j5) e Kornél Fábry, Segretario Generale del Congresso Eucaristico Internazionale (j4)
(Foto: MTI/Zoltán Balogh)

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(Foto di copertina: Mária Petrás. Foto MTI: Zsolt Czeglédi)