L'immagine qui sopra è la realtà dietro le chiacchiere senza senso di "Città Libera" e "Società Aperta". Le condizioni prevalenti nell'area trafficata del municipio di Budapest, che è anche molto visitata dai turisti, mostrano chiaramente la mancanza di pretese e l'incompetenza della leadership di sinistra, ha scritto Magyar Hírlap.

Il concetto di democrazia di Gergely Karácsony è stato criticato da Fidesz nella capitale sulla sua pagina social, dopo che il sindaco non ha convocato la riunione prevista per ieri dell'Assemblea della Capitale. Questa sarebbe stata la prima volta da settembre in cui avrebbero potuto discutere di questioni riguardanti Budapest.

"Avremmo chiesto molte cose, ad esempio, la garanzia della successiva climatizzazione dei tram di Francoforte usati, il caos quotidiano del traffico a Budapest, il costo della ristrutturazione a contenuto ridotto di Blaha Lujza tér, lo stato del verde della città aree (pascoli di api e pecore), l'aria condizionata dei treni della metropolitana promessi nella sua campagna, o sul suo fallimento", ha elencato l'organizzazione del partito al governo nella capitale.

Hanno aggiunto: invece, Gergely Karácsony ha deciso da solo a nome dell'assemblea generale nel pomeriggio dell'ultimo giorno che gli ha dato l'opportunità di farlo, tra l'altro, l'acquisto di tram demoliti di trent'anni ordinati da Francoforte per un valore Sette miliardi di HUF, che peraltro non erano nemmeno climatizzati. "Nonostante ciò che crede il sindaco, in realtà non ha fatto casini con il governo.

Ha evitato la democrazia e ha tradito il popolo di Budapest, alla cui campagna ha promesso partecipazione e trasparenza. Ma per il sindaco, sembra che la capitale non sia una priorità, e tutti a Budapest lo possono sentire in prima persona", ha detto Fidesz di Budapest.

Anche András Schiffer, il fondatore di Lehet Más a Politika, ha aspramente criticato l'interpretazione della democrazia data dal sindaco nel suo ultimo post su Facebook, dove ricorda che i sindaci delle "Città Libere" - Praga, Varsavia, Budapest, Zagabria - scrivono: "Noi non insistiamo sulla sovranità e su nozioni obsolete di identità personale, crediamo invece in una società aperta basata su valori condivisi segnati da libertà, dignità umana, democrazia, sostenibilità, uguaglianza, stato di diritto, giustizia sociale, tolleranza e cultura diversità."

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