Quale dovrebbe essere il futuro dell'Europa? La Commissione europea ha avviato una consultazione in merito. Sebbene accogliamo l'iniziativa con forti riserve, sospettando che il risultato finale sarà sicuramente quello che vogliono i globalisti, esprimeremo comunque la nostra opinione!

"Mia madre, non volevo un cavallo così", dice il verso di poesia che è diventato il proverbio dell'hotel (il poeta László Szabédi). Possiamo tranquillamente dirlo (ma possiamo anche cantarlo, perché la versione raccontata nel canto poetico ha reso famoso il detto), ovviamente stravolgendo un po' l'originale: Bruxelles, non volevo questo tipo di Unione! La comunità che molti estranei desideravano, vista dall'interno, si è deteriorata fino in fondo, è lentamente sprofondata in un'organizzazione dittatoriale che non rispetta più i diritti democratici nei suoi elementi, dove dettano ipocriti e farisei. A loro, infatti, non interessa l'uomo europeo, e sembrano addirittura condividere l'opinione di Niedermüller: considerano gli uomini e le donne bianchi, cristiani, eterosessuali, creature terribili.

Tuttavia, per il momento, siamo "dentro" e finché ci sarà speranza di cambiamento, resteremo e lotteremo per un'Unione normale. Con questo spirito è nata la proposta ungherese in 7 punti destinata a plasmare il futuro dell'Unione Europea, di cui il ministro della Giustizia Judit Varga

Secondo le proposte, diciamo no all'impero europeo (Stati Uniti d'Europa), motivo per cui la necessità di una "unità sempre più forte" dovrebbe essere eliminata dal testo dei Trattati fondamentali. I leader eletti e le ONG non immobiliari devono prendere le decisioni e dobbiamo proteggere i cittadini europei, ad esempio, dall'immigrazione clandestina e dalle epidemie minacciose. Secondo l'opinione ungherese, se non possiamo avere successo insieme, allora l'Unione è finita. Deve essere ripristinata una vera democrazia europea e la Serbia deve essere inclusa tra i membri.

Vogliamo una tale Unione europea.

(Fonte immagine di copertina: Facebook)