l'intrattenitrice di fama mondiale Márta Sebestyén salirà sul palco dell'Uránia National Film Theater con la sua serata di world music contemporanea intitolata "Rózsá nyógy, szegfű hajlik". La performance è anche un concerto celebrativo che riassume i 45 anni di carriera dell'artista. Márta Sebestyén ha rappresentato autenticamente l'autentica cultura ungherese sia a casa che in tutto il mondo durante la sua carriera artistica di oltre quattro decenni.

HA CREATO UNO STILE NELLE PERFORMANCE DELLE CANZONI POPOLARI UNGHERESE SUL PALCO, HA DECISO DI TRASMETTERE L'EREDITÀ DI BARTÓK E KODÁLY.

Con il suo stile di presentazione speciale, è diventato un artista riconosciuto a livello internazionale che ha anche contribuito al successo mondiale di arrangiamenti di world music (Deep Forest) e produzioni cinematografiche vincitrici di Oscar (The English Patient). Ha anche cantato con Sebő, Muzsikás e Vujicsics, tra gli altri.

Da quindici anni suo compagno costante sul palco è la clavicembalista Judit Andrejszki, la grande dama della musica antica, che lo accompagnerà anche al concerto di Uránia. Attraverso "l'incontro di un contralto popolare e di un soprano barocco", mostrano melodie le cui tracce scritte si possono trovare nei secoli XVI e XVII. nei codici del XIX secolo, ma compaiono come musica popolare dal vivo nel XX in collezioni del XIX secolo, che erano già registrate su registrazioni audio.

QUINDI, QUALCHE MELODIA VIENE SUONATA ANCHE COME POTREBBE SUONARE DALLE LABBRA DI UNA SIGNORA IN A XVII. NEL CASTELLO DEL SECOLO, E COME SENTIVA ZOLTA KODÁLY NEL XX DALLE DONNE DELLA BUCOVINA ALL'INIZIO DEL SECOLO, O COME RACCONTA ZOLTA KALLÓS NEL XX NELLA SECONDA METÀ DEL SECOLO.

 Durante l'esecuzione, possiamo seguire il viaggio a volte abbastanza avventuroso di ogni melodia: dalla corte rinascimentale del duca di Mantova alla fattoria della Bucovina, il XVII. dal codice Apponyi del XIX secolo a una poesia di Margit Szécsi, oppure possiamo assistere allo strano incontro tra una melodia irlandese e una ungherese.

A seguire Origo.

Immagine: Cinema Nazionale Urania