Il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Republikon, un ex politico SZDSZ, ha detto a Hírklikk che Jakab ha una possibilità in un caso: se "può strappare una fetta seria alla base di Jobbik".

Hírklikk ha chiesto a Gábor Horn della corsa al mulino di Jobbik, che può vedere i collegamenti non solo come analista, ma anche dalla sua stessa esperienza, dal momento che è stato costretto a seguire il declino e poi la fine del suo partito, il SZDSZ.

Il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Republikon ha dichiarato al quotidiano: “Non vedo il momento di formare sempre più partiti; la volontà dell'elettorato è certamente contraria:

se ci sono ancora elettori dell'opposizione - e ce ne sono, visto che alle elezioni di aprile sono stati due milioni - allora preferirebbero avere meno partiti che più di oggi".

Secondo Horn, nel caso di Jobbik, bisogna anche tener conto che si tratta già di un partito scisso: le scissioni hanno creato Mi Hazánk.

Horn ha dichiarato che sarebbe difficile implementare una terza formazione che faccia appello alla base elettorale radicale di destra. Crede che quanto sta accadendo sia soprattutto un bene per il Nostro Paese. L'ex politico non vede alcuna possibilità che Jakab riesca nel suo piano - più precisamente, ci sarebbe qualche speranza in un solo caso, sostiene, se riuscisse a strappare una fetta seria alla base di Jobbik, agli attivisti, alle organizzazioni di partito e rete. Anche Horn non vede più la base rurale molto seria di Jakab.

Il presidente del consiglio di amministrazione si è espresso così, riferendosi alla SZDSZ:

"Ho avuto la fortuna di toccare con mano il fatto che quando un partito non può essere in pace con se stesso, se all'interno del partito viene a mancare la solidarietà elementare, allora questo significa la fine del partito", e tra i partiti cambia-regime ci sono il Democratico ungherese Forum e l'Independent Smallholder Party così camminava, "anche loro stavano camminando verso la morte", ha dichiarato.

Ha ricordato che Jobbik ha fatto una grande svolta con Vona; poi Vona ha lasciato la festa;

Jakab ha eseguito un altro giro di centraggio;

e ora sta anche lasciando il partito e sta arrivando Gyöngyösi, ma secondo Horn è un'idea assurda in sé che sia possibile guidare un partito qui come rappresentante dell'UE.

Fonte: www.mandiner.hu

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