Venerdì il Parlamento ha accettato la proposta di risoluzione pro-pace presentata dai rappresentanti di Fidesz e KDNP in occasione del primo anniversario della guerra russo-ucraina.

Con la risoluzione - che è stata votata dai rappresentanti con 130 voti favorevoli e 24 contrari - il Parlamento esprime il proprio impegno per la pace e dichiara di auspicare che tutti i membri della comunità internazionale agiscano quanto prima per il bene della pace e evitare quei passi che sono associati con l'espansione della guerra.

Il documento condanna l'aggressione militare della Russia e riconosce il diritto dell'Ucraina all'autodifesa. Afferma che le vite possono essere salvate solo con un immediato cessate il fuoco, negoziati e pace.

I risultati delle elezioni del 2022 e della consultazione sulle sanzioni parlano chiaro:

invece di spedizioni di armi e sanzioni aggiuntive, sono necessari negoziati di pace il prima possibile , afferma la decisione.

Secondo il documento, invece, l'Europa sta vivendo "i giorni della deriva in guerra", il Parlamento europeo chiede ulteriori consegne di armi, e alcuni Stati membri si sono già impegnati in tal senso. "Questi passaggi potrebbero portare a una guerra mondiale", avvertono.

Hanno anche registrato:

le sanzioni economiche adottate a Bruxelles non hanno placato la guerra, infatti l'Europa sta finanziando la guerra della Russia pagando gli alti prezzi dell'energia per effetto delle sanzioni.

La risoluzione si oppone quindi ai piani di Bruxelles che allargherebbero ulteriormente la portata delle sanzioni energetiche, definendo inaccettabile che l'Europa, Ungheria compresa, debba sostenere il principale fardello economico della guerra.

Nel documento, il parlamento ha chiesto al governo di continuare ad aiutare i rifugiati ucraini in ogni modo possibile, e richiama anche l'attenzione sul fatto che il conflitto militare sta colpendo gravemente la comunità ungherese della Transcarpazia.

Confermato:

L'Ungheria è un membro impegnato della NATO e dell'Unione Europea e farà di tutto per promuovere la pace.

Hanno invitato le personalità pubbliche ungheresi ad astenersi da tali risoluzioni e azioni politiche che potrebbero causare danni economici significativi o potrebbero portare l'Ungheria alla deriva in guerra.

Fonte: MTI