Zoltán Czékus si è esibito come il migliore tra gli ungheresi nel numero più prestigioso della quarta giornata della 37a István Count Széchenyi Show Jumping Competition: in sella a Ricola, è arrivato secondo domenica al Grand Prix del Budapest National Stud. Il lettone Kristaps Neretnieks (Palladium KJV) si è comportato al meglio, ha corso il percorso in 43,88 secondi senza errori.

Alla competizione Szerencsejáték Zrt. hanno preso parte 35 corridori, con un montepremi totale di 57.500 euro, inclusi 11 concorrenti nazionali. Sul percorso composto da 14 ostacoli - 17 sforzi con due e tre - il tempo di livello è stato di 92 secondi, oltre c'era un punto errore al secondo, mentre gli ostacoli erano penalizzati con quattro punti errore. Cinque corridori - di cui tre da casa - sono riusciti a percorrere tutto il percorso in modo impeccabile, entro il tempo standard, quindi sono entrati nella competizione, in cui hanno dovuto saltare solo otto ostacoli, incluso uno combinato, e anche qui la velocità era importante.

Zoltán Czékus (Foto: István Kuklis, archivio)

Zoltán Czékus (Foto: István Kuklis, archivio)

L'obiettivo della squadra ungherese di salto ostacoli - come ha detto giovedì a MTI Kristóf Szotyori-Nagy, presidente della sezione di salto ostacoli dell'Associazione Equestre Ungherese - è finire tra i primi due nella gara di qualificazione a Praga al termine di luglio, necessaria per ottenere una quota olimpica. Per partecipare ai cinque anelli è inoltre necessario che cavallo e cavaliere siano in possesso di una qualifica, ottenibile in tale competizione organizzata con ostacoli di 155 centimetri e conforme ai requisiti dell'associazione internazionale in termini di ovviamente costruzione, da parte del dato corridore che percorre il percorso con un massimo di quattro punti di errore.

175 piloti provenienti da 22 Paesi hanno preso parte al weekend di gara, iniziato giovedì e terminato domenica, con un montepremi complessivo di quasi 150.000 euro.

Fonte e articolo completo: National Sport

Immagine di presentazione: MTI/Noémi Bruzák