Fidesz è "così isolata" che ieri a mezzogiorno è diventata membro fondatore di un'alleanza sovranista composta da 16 partiti di 15 Stati membri dell'Unione Europea, ha annunciato su Facebook il direttore di Századvég.

Nel suo post, Zoltán Kiszelly ha elencato i partiti partecipanti, dove, oltre ai vecchi alleati (vedi il PIS polacco), elenca anche diversi nuovi partner di destra.

Fidesz ha rotto definitivamente con il Partito popolare europeo a marzo, dopo anni di lotte interne con l'alleanza formata dai partiti dell'Europa occidentale all'interno del partito. Come abbiamo scritto, l'allontanamento di Fidesz dal Partito popolare europeo dominato dalla Cdu tedesca è il risultato di un lungo processo.

Di recente, a partire dall'incontro di Matteo Salvini, Mateusz Morawiecki e Viktor Orbán a Budapest, si sono svolte una serie di trattative con diverse forze politiche di destra, al termine delle quali si è stabilita l'attuale alleanza.

Oggi la destra europea è divisa in tre unità più grandi, due delle quali sono alla destra del PPE: la fazione ECR con 62 seggi, che è stata dominata dal Partito conservatore britannico fino alla Brexit, e da allora è controllata dal governo polacco partito, PiS, che ha dato un terzo, ed è guidato da Giorgia Meloni con il partito Fratelli d'Italia (FdI) e il Partito civico democratico ceco (ODS). Un passo a destra è il gruppo Identità e Democrazia (ID) di 75 membri, guidato da un triumvirato italo-francese-tedesco: comprende la Lega di Matteo Salvini, il Consolidamento Nazionale di Marine Le Pen e l'Alternativa per la Germania (AfD), e qui si trovano il Partito della Libertà austriaco (ÖVP) e il Partito della Libertà olandese (PVV).

Fonte: www.mandiner.hu

Foto: MTI/Szilárd Koszticsák