Párbeszéd vuole che Márki-Zay non venga preso in considerazione quando si discute del numero di posti in lista, mentre il quartetto DK-Jobbik-Momentum-LMP sostiene il contrario.

La riunione dei leader dei sei partiti di opposizione, integrata dai delegati di Péter Márki-Zay, sulla costituzione della lista di opposizione si è conclusa senza risultati, scrive ATV Il portale ritiene inoltre che il destino di un mandato unico e lo status parlamentare di Péter Márki-Zay siano ora il principale punto di rottura.

Martedì le parti si sono nuovamente sedute al tavolo dei negoziati, il che è stato per lo più necessario perché le parti non sono ancora riuscite a concordare il numero di mandati elencati da MSZP e Párbeszéd. Il numero dei posti nelle liste dei due partiti è stato a lungo oggetto di dibattito durante le trattative di opposizione, considerato che il solo MSZP voleva tanti posti in lista quanti sarebbero stati assegnati a Momentum, mentre la proposta congiunta di DK, Jobbik , Momentum e LMP è che in totale dovrebbero esserci tanti posti in corsa per i socialisti e il Dialogo quanti ce ne saranno per Momentum.

Il giornale dice che a fine gennaio è stato raggiunto un compromesso tra le parti, momento in cui i socialisti si sarebbero accontentati di sette seggi contro gli otto di Momentum, quindi se ne contiamo due nel caso di Párbeszéd, allora il dibattito riguarda per un totale di un mandato. Ora la storia ha preso un'altra svolta, perché

i delegati del MSZP e del Párbeszéd non sono andati all'ultimo incontro a sei, né hanno risposto ai messaggi ricevuti dagli altri partiti.

ATV scrive anche che la convergenza delle posizioni è resa difficile dalla dichiarazione inclusiva che Párbeszéd ha rilasciato a Péter Márki-Zay. L'essenza di ciò è che se il candidato primo ministro congiunto dell'opposizione entra in parlamento, prenderà posto nella fazione Párbeszéd. Párbeszéd vuole che Márki-Zay non venga preso in considerazione quando si discute del numero di posti in lista, mentre il quartetto DK-Jobbik-Momentum-LMP sostiene il contrario.

Le liste nazionali devono essere presentate alla Commissione elettorale nazionale entro il pomeriggio del 26 febbraio, quindi i partiti hanno ancora due settimane per concordare l'ordine definitivo.

Immagine di presentazione: Nazione ungherese