In un post su Facebook, il leader della fazione di Fidesz ha spiegato a Bence Tordai chi ha "impiantato" i servizi segreti russi in Ungheria. Ve lo diciamo in anticipo: non gli attuali partiti di governo.

"La sinistra ha di nuovo parlato con coloro che considera completamente stupidi. Questa volta, il Bence Tordai ha dichiarato all'udienza di ieri che il governo "ha concesso l'immunità ai servizi segreti russi" e che "l'Ungheria è diventata un deposito del KGB".

È vero, ma vi aiuterò a chiarire quale governo fosse! Presta molta attenzione, compagno Tordai, stanno arrivando momenti difficili!

Marzo 2006 - Putin pranza a casa di Gyurcsány , ha luogo anche un incontro non pubblico, faccia a faccia.
Maggio 2006 - György Szilvássy diventa Ministro dei Segreti
Settembre 2006 - Gyurcsány tiene incontri a porte chiuse con il Presidente Putin a Rostov

Ora si concentri, signor Tordai, il punto sta arrivando!

Gennaio 2007 - Con l'approvazione del primo ministro Gyurcsány e del ministro Szilvássy, Lajos Galambos, il capo dei servizi segreti ungheresi, permette al personale dei servizi segreti RUSSI di entrare nel quartier generale dell'NBH a Budapest in modo che (-compagno Tordai ora fai attenzione!) : "filtrano i colleghi amici di Fidesz"! azioni Portik-Laborcz volte a compromettere i principali politici di Fidesz

Marzo 2007 - Il presidente Putin Gyurcsány trascorre una giornata nella sua villa lontano da Mosca
Giugno 2007 - Inizia l'evasione dei russi da parte del MOL. (Grazie.)

Queste sono ovviamente coincidenze del tutto casuali durante il governo Gyurcsány, ma ora facciamo un altro grande salto!

Settembre 2021 - Lajos Galambos, capo dei servizi segreti del governo di Gyurcsány, viene condannato a quattro anni di carcere per violazione dei segreti di stato (!) presso il tribunale di Kaposvár.

Allora chi ha fatto entrare, chi e dove, compagno Tordai? Sentendo le sue bugie, anche il suo leader, Ferenc Gyurcsány, scatta con soddisfazione. Inoltre, forse otterrai anche il certificato Stakhanovista! Andare!"

Fonte: Facebook

(Fonte immagine di copertina: HírTv):