Oggi si terrà il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, in cui, come nel 2017, il 44enne Emmanuel Macron e la 53enne Marine Le Pen si contenderanno ancora una volta il posto di capo dello Stato. Secondo gli ultimi sondaggi di opinione, con l'avvicinarsi del giorno del voto, cresce il divario tra l'attuale presidente e il suo sfidante, il presidente del National Compact anti-immigrazione:

mentre i sondaggi della scorsa settimana indicavano ancora una gara serrata, a tre giorni dalle elezioni, sembra che Macron possa contare su dieci punti percentuali di vantaggio sul rivale.

Secondo gli analisti, nonostante ciò, è prevedibile una lotta estremamente feroce, visto che negli ultimi anni molti elettori sono rimasti delusi da Macron, che si definisce centrista, ma persegue una politica più di centrodestra, mentre Le Pen ha cercato di trovare una via alla politica attuale invece che alle questioni identitarie e di politica dell'immigrazione che hanno generato divisioni sociali in passato ai cuori della gente comune insoddisfatta del sistema, che ultimamente si è concentrato maggiormente sui problemi di sostentamento nella sua campagna elettorale.

Per quanto riguarda l'esito delle elezioni, tuttavia, è fondamentale il modo in cui votano i cittadini i cui candidati sostenuti vengono eliminati al primo turno. Secondo gli esperti, è probabile che gli elettori che sostengono il pubblicista di destra Eric Zemmour voteranno per Le Pen - lo stesso Zemmour ha esortato i suoi sostenitori a farlo. Allo stesso tempo, Jean-Luc Mélenchon, il leader della Francia disobbediente di sinistra radicale, che è arrivato terzo al primo turno, ha chiarito che non si dovrebbe esprimere un solo voto per Le Pen, anche se chiaramente non lo ha fatto incoraggiare il voto per Macron.

I simpatizzanti di Mélenchon, disillusi dall'élite politica, potrebbero anche essere la punta della bilancia, dal momento che il politico di sinistra ha ottenuto quasi il 22% dei voti al primo turno.

mentre i repubblicani e i socialisti di centrodestra, tradizionalmente i partiti dominanti della tavolozza politica francese, si sono ridotti quasi completamente, anche se i loro candidati hanno chiaramente incoraggiato a votare per Macron. In ogni caso, Le Pen sta cercando di ottenere la presidenza della repubblica per la terza volta, e per la seconda volta è riuscita a entrare nel decisivo secondo turno delle elezioni presidenziali.

Quali conseguenze avrebbe sull'Europa la vittoria di Emmanuel Macron?

Nel frattempo, i leader di diversi paesi europei hanno assicurato a Macron il loro sostegno: i leader di centrosinistra di Germania, Spagna e Portogallo hanno esortato i francesi a votare per il capo di Stato in carica in un comunicato congiunto. Nella loro dichiarazione pubblicata sul quotidiano francese di centrosinistra Le Monde, sostengono che le elezioni che attendono i francesi sono estremamente importanti non solo per la Francia, ma "per tutti noi in Europa".

Bisogna scegliere tra un candidato democratico e uno di estrema destra - afferma senza fare nomi, aggiungendo che mentre il primo crede che il suo Paese possa essere forte all'interno dell'Unione europea forte e autonoma, il secondo si è schierato con chi si oppone apertamente alla nostra libertà e attacco alla democrazia.

Fonte: Nazione ungherese

Immagine di presentazione: MTI/EPA/Keystone/Alessandro Della Valle