Secondo Markéta Pekarová, "l'Ungheria spesso si comporta come se non fosse nostra alleata".

La posizione ungherese riguardo all'Ucraina, alla guerra in Ucraina e alla Russia è stata un campanello d'allarme per molti, che si sono resi conto di cosa stava succedendo in Ungheria negli ultimi anni, ha detto Markéta Pekarová Adamová al quotidiano Napunk.

Il presidente della Camera dei rappresentanti ceca ha affermato che molte persone non volevano notare come la democrazia ungherese fosse gradualmente minata - ma ora hanno notato la differenza, così come il fatto che l'Ungheria a volte in modo molto sofisticato, a volte molto apertamente sostiene i russi. E questa era già una linea rossa per molti.

Poi dice al giornale che nella parte dello spettro politico che considera populista ed estremista, guardano ancora alle politiche di Viktor Orbán - sono uniti dalla loro ammirazione per il regime di Putin, o dal fatto che sono collegati a questo regime in qualche modo.

Il giornalista gli ha chiesto se è ancora convinto che il governo ungherese sia il cavallo di Troia di Putin. Markéta Pekarová Adamová ha risposto: "Se guardiamo ai fatti, tutto indica questo. Chi mette in discussione le sanzioni contro la Russia? Ungheria. Chi ha bloccato il sostegno finanziario dell'Ucraina? Ungheria. Usa molto spesso le trattative per ottenere concessioni per sé, ad esempio in relazione ai fondi Ue, che dovrebbero andare all'Ungheria, ma a causa dell'enorme corruzione, non vanno".

Il presidente della Camera dei rappresentanti ceca ha poi sottolineato che la posizione dell'Ungheria è significativamente diversa da quella degli altri Stati membri dell'Ue, "l'Ungheria spesso si comporta come se non fosse un nostro alleato, ma piuttosto il regime terrorista russo. Mi dispiace dirlo, ma si basa su fatti e non su impressioni”. E ha proseguito dicendo che la situazione è simile nella Nato, dove l'Ungheria blocca la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato, e blocca anche la riunione del Comitato Nato-Ucraina. Pekarová ha dichiarato .

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Se non fosse per chi parla ceco, potremmo dire che è il coniglietto che si lima le unghie mentre dice sciocchezze. Ma non lo diremmo mai.

Insieme al fatto che ha il diritto di pensare quello che vuole. Anche se - a nostro avviso - se l'Ungheria è il cavallo di Troia, allora i conquistatori non ne "si riverseranno", ma al contrario i liberatori. Anche se Pekarová non lo riconosce. (Cerca invece i conquistatori a Bruxelles.)

A nostro avviso, questo è anche il motivo per cui l'Ungheria è costretta a usare il veto per proteggere i propri interessi, anche gli interessi della Repubblica Ceca, quando è arrivata al punto che i paesi senza sbocco sul mare - tra cui la Repubblica Ceca e la Slovacchia! – per ricevere il greggio russo che arriva via oleodotto. Non ricordiamo che la Pekarova e nessuno dei politici dei due Paesi ci abbiano ringraziato pubblicamente per questo.

Fonte: mandarino

Immagine: Facebook